FACCIAMO chiarezza sulla situazione futura degli incentivi alle rinnovabili non fotovoltaiche!

Il 28 febbraio u.s. è stato pubblicato sul sito del GSE l’aggiornamento ANNUALE del contatore delle Fonti Rinnovabili (non fotovoltaiche) arrivato a 5.769M€ rispetto ai 5.800M€ disponibili (come definito dal DM 6/7/2012) creando preoccupazioni negli investitori e operatori.

Evidenziamo che questo non è un problema reale, bensì un segnale di conferma delle previsioni fatte dallo stesso GSE e dalle associazioni del settore ed in linea con le strategie del Governo per il mercato delle rinnovabili che prevede un supporto continuativo fino al 2020.

Per permettere una corretta valutazione della situazione teniamo ad evidenziare i seguenti aspetti:

1. Gli aggiornamenti del contatore che vengono effettuati nel mese di Gennaio di ogni anno conteggiano anche l’effetto del PUN (prezzo zonale medio dell’energia dell’anno precedente) che incide ovviamente sulle tariffe omnicomprensive e i certificati verdi. Negli ultimi due anni abbiamo assistito ad un crollo del prezzo dell’energia che ovviamente ha portato a una maggiore valorizzazione di CV e TO: questo è il motivo per cui abbiamo assistito a Gennaio 2014 e 2015 a due “salti” di circa 400M€. Per questa ragione non è assolutamente attribuibile alla realizzazione e connessione di nuovi impianti e dato l’attuale trend di risalita dei prezzi del mercato elettrico, il prossimo aggiornamento annuale (gennaio 2016) riporterà una riduzione significativa del contatore.


2. Il contatore è fortemente sovrastimato anche per somma di prudenza del GSE: un recente studio indipendente ha indicato in oltre 1 Miliardo la sovrastima ad oggi


3. Negli ultimi due anni si è registrato un crollo della realizzazione di nuovi grandi impianti così significativo che con lo scadere degli incentivi annuali concessi genereranno nei prossimi 5 anni una riduzione del contatore: nel 2014 sono stati realizzati e connessi alla rete solo 113 MW di impianti eolici e le attese per il 2015 sono per meno di 60 MW di nuova potenza installata. Sono oltre 600 i milioni relativi ai grandi impianti eolici vincitori di aste e registri computati ma che non sono stati realizzati o sono comunque irrealizzabili perché prossimi alla scadenza.


4. Da 10 mesi si registrano conteggi negativi degli andamenti mensili che indicano come l’attuale meccanismo del sistema incentivante abbia bloccato la crescita delle rinnovabili permettendo di crescere solo agli impianti di tagli “piccola” con accesso diretto senza registri. Aste e registri che dovevano segnare la svolta del sistema rinnovabili non Fv, hanno mostrato tutti i loro limiti e generato una occupazione “virtuale” del contatore che porterà nei prossimi mesi ad una ulteriore e significativa riduzione : pensate che nemmeno il 20% degli impianti iscritti ai registri del 2012 sono stati realizzati.

I 5.769 M€ rappresentano il “massimo” virtualmente” raggiungibile del tetto incentivi e quindi i 5.800 M€ non verranno superati nei prossimi anni. In ogni caso questo tetto rimane poco indicativo considerato che entro giugno 2015, come previsto dal DM 6/7/2012 il Governo emanerà il nuovo decreto e le nuove direttive per il mercato delle rinnovabili fino al 2020.

Lo stesso ministro De Vincenti del MISE ha più volte espresso la volontà del Governo di porre a breve rimedio a questa situazione introducendo un sistema di calcolo dell’onere annuo (contatore) più chiaro per evitare occupazioni virtuali del plafond disponibile e slegare il conteggio dalle variazioni del costo dell’energia o da impianti che non verranno mai realizzati.

Alla luce di tutto questo riteniamo che il settore dei mini e medi impianti potrà continuare a prosperare fino al 2020 e che entro alcuni mesi avremo tutte le certezze legislative in merito.

Gli uffici commerciali della SEI sono a Vs disposizione per chiarimenti, approfondimenti e per avviare e seguire i Vs progetti.

Se vuoi approfondimenti sull’argomento visita il nostro sito web www.societaelettricaitaliana.it